Il malore di Sinner agli Australian Open: tremori e difficoltà, ma poi la grande reazione contro Rune

Attimi di grande tensione e preoccupazione sono stati vissuti nella giornata di ieri agli Australian Open durante l’incontro tra Jannik Sinner e il danese Holger Rune agli ottavi di finale. Un match ricco di colpi di scena, dove il numero uno italiano del tennis ha affrontato non solo un avversario ostico, ma anche difficoltà fisiche improvvise che hanno messo a dura prova la sua resistenza.

Il malore e il tremore incontrollabile

Nel corso del secondo set, Sinner ha iniziato a manifestare segni di difficoltà fisica. Il suo corpo non sembrava rispondere più come al solito: tremori alle mani, difficoltà respiratorie e un evidente calo di energie.

La sequenza video che ha circolato sui social e sulle piattaforme televisive è impressionante: il tennista italiano, visibilmente provato, si è coperto il viso con l’asciugamano, cercando di concentrarsi mentre il tremore nelle mani non accennava a fermarsi. In quel momento, sembrava che la situazione stesse diventando critica.

Al termine del quinto gioco del terzo set, dopo aver annullato una palla break e conservato il servizio con grande determinazione, Sinner ha chiesto l’intervento del fisioterapista, lasciando il campo per un medical time-out. Il caldo intenso, lo sforzo fisico e probabilmente un problema allo stomaco lo avevano fiaccato. Tuttavia, nonostante il malessere, l’azzurro ha trovato la forza di rialzarsi e proseguire la partita.

La reazione di Sinner: dalla sofferenza alla vittoria

Nonostante il momento difficile, Sinner ha mostrato una grande forza mentale, riuscendo a recuperare e a vincere il match con un 3-1 (6-3, 3-6, 7-5, 6-2). Dopo aver chiesto il supporto del dottore e aver ricevuto l’assistenza medica, il campione altoatesino ha ripreso il controllo del match e ha dimostrato tutta la sua qualità, con un servizio preciso e colpi potenti che hanno messo in difficoltà Rune.

In conferenza stampa, Sinner ha confermato di aver accusato un indisposizione durante il match, ma ha preferito non entrare nei dettagli: “È stata una mattinata molto strana. Oggi non mi sono nemmeno scaldato, sapevo che sarebbe stata una partita complicata. Ho giocato bene, servito benissimo e ho tirato tanti colpi di qualità”, ha spiegato l’azzurro. Riferendosi alla sua reazione durante la partita, Sinner ha aggiunto: “Con il dottore ho fatto due chiacchiere, mi ha aiutato molto. Questo torneo si prende davvero cura dei giocatori”. L’appoggio del pubblico è stato fondamentale: “Oggi il pubblico mi ha aiutato tantissimo, il 90% oggi è merito vostro”, ha detto Sinner, visibilmente grato per il supporto.

Una partita segnata da altri imprevisti

Oltre ai problemi fisici di Sinner, il match ha avuto anche un imprevisto tecnico. Nel quarto set, durante il primo punto al servizio, il tennista italiano ha colpito la rete, danneggiando il gancio alla base. Questo ha causato una lunga pausa di oltre 15 minuti, durante la quale i giocatori sono stati costretti a rientrare negli spogliatoi per permettere ai tecnici di sistemare la rete. Nonostante l’interruzione, Sinner ha continuato a giocare con determinazione, riuscendo a vincere il set e chiudere la partita in suo favore.

Il futuro del torneo e la forza mentale di Sinner

Con questa vittoria, Sinner si è qualificato per i quarti di finale degli Australian Open 2025, dove affronterà un altro avversario di livello. La prestazione di ieri, sebbene segnata da momenti di grande difficoltà fisica, ha dimostrato ancora una volta la grande forza mentale e la resilienza del tennista italiano, che nonostante i malori e gli imprevisti, è riuscito a mantenere la calma e a conquistare il passaggio del turno.

La sua reazione a un malore così improvviso e l’abilità di rialzarsi dopo aver avuto dei tremori incontrollabili rappresentano un segno di maturità e forza. Sinner ha dimostrato che, oltre alla tecnica, è proprio la sua capacità di affrontare le difficoltà fisiche e psicologiche a renderlo uno dei tennisti più promettenti della sua generazione.

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