Donald Trump torna alla Casa Bianca: il giuramento del 47° presidente degli Stati Uniti
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Oggi, 20 gennaio 2025, Donald Trump ha ufficialmente preso possesso della Casa Bianca, segnando l’inizio del suo secondo mandato da presidente degli Stati Uniti. La cerimonia di insediamento, un evento solenne che ha catturato l’attenzione globale, ha avuto luogo alle 12.00 locali (le 18.00 in Italia), presso il Campidoglio di Washington. Nonostante le tradizioni, la cerimonia si è svolta al chiuso, a causa delle rigide temperature, un’eccezione che risale all’inaugurazione di Ronald Reagan nel 1985.
Un insediamento speciale
La decisione di Trump di spostare la cerimonia all’interno del Campidoglio è stata presa per ragioni di sicurezza e per evitare rischi per la salute, considerando le condizioni meteo estremamente fredde. In un messaggio pubblicato su Truth Social, Trump ha sottolineato l’importanza di proteggere la salute di tutti i partecipanti, dai militari alle forze di sicurezza, fino ai cittadini che sarebbero rimasti esposti al freddo per ore.
“Non voglio vedere persone che stanno male o rimangono ferite. Sono condizioni meteorologiche pericolose per decine di migliaia di persone,” ha scritto il presidente.
Nonostante questo cambiamento, l’evento ha rispettato il programma costituzionale, con la cerimonia che ha visto la partecipazione di circa 250.000 persone. La giornata è iniziata con una messa alla St. John’s Episcopal Church e si è conclusa con i celebri balli inaugurali alla Casa Bianca.
Un programma ricco di eventi
Il programma dell’insediamento di Trump è stato fitto di impegni. Dopo la messa, il presidente eletto e la First Lady Melania sono stati ricevuti dal presidente uscente, Joe Biden, e dalla First Lady Jill Biden per un tè alla Casa Bianca. Successivamente, Trump è stato accompagnato dal presidente Biden al Campidoglio, dove ha pronunciato il giuramento. Alle 12.00, con il giudice della Corte Suprema Brett Kavanaugh a presiedere, Trump ha giurato fedeltà alla Costituzione degli Stati Uniti, facendo il suo ingresso ufficiale nella Casa Bianca come 47° presidente.
La cerimonia è stata seguita da un pranzo ufficiale con i leader delle istituzioni americane e del Congresso, per poi proseguire con la parata presidenziale. Tuttavia, a causa del freddo, la tradizionale parata lungo Pennsylvania Avenue è stata spostata alla Capital One Arena, sede della squadra di basket NBA Washington Wizards. Un’altra novità di quest’anno è l’ospite speciale, la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che, arrivata a Washington nella notte, ha partecipato alla cerimonia come unica leader europea invitata. L’incontro con Trump, previsto dopo la firma degli atti esecutivi o al ballo pomeridiano, è stato uno dei momenti di maggiore interesse.
I balli ufficiali e gli ospiti di lusso
Alla Casa Bianca, Trump ha partecipato ai tradizionali balli inaugurali, tra cui il Commander in Chief Ball, il Liberty Inaugural Ball e lo Starlight Ball. Quest’ultimo, particolarmente glamour, ha visto la partecipazione di numerosi VIP e sostenitori di Trump, tra cui artisti del calibro di Kid Rock, Billy Ray Cyrus, Jason Aldean e Rascal Flatts. In particolare, lo Starlight Ball è stato accompagnato da performance dei Village People, che hanno infiammato la serata con le loro canzoni.
L’evento ha attirato l’attenzione anche di diversi leader internazionali. Oltre alla già citata Meloni, sono stati invitati anche il presidente argentino Javier Milei, il premier ungherese Viktor Orbán, il presidente del Salvador Nayib Bukele, e una delegazione cinese, con Xi Jinping che ha inviato un suo rappresentante. In una nota curiosa, tra gli ospiti si annoverano anche i principali nomi della Silicon Valley, tra cui Mark Zuckerberg, Jeff Bezos, Tim Cook e Elon Musk, tutti generosi donatori per la campagna di Trump.
Sicurezza e preoccupazioni per l’ordine pubblico
L’inaugurazione di Trump ha richiesto un imponente dispositivo di sicurezza. Le strade tra la Casa Bianca e il Campidoglio sono state bloccate con barriere e misure anti-sommossa, mentre 25.000 agenti delle forze di sicurezza e militari sono stati mobilitati per garantire l’ordine pubblico. Non sono mancate preoccupazioni riguardo a possibili violenze da parte di gruppi estremisti, a seguito degli scontri precedenti durante il suo mandato e dei recenti attentati nei quali Trump era stato implicato. Nonostante non ci fossero minacce credibili specifiche, il livello di allerta era alto, considerando anche i due tentativi di assassinio che Trump aveva subito durante la campagna elettorale.
La scelta di celebrare la cerimonia all’interno è stata quindi anche una risposta alla situazione di sicurezza, che ha visto rafforzate le misure a Washington dopo l’assalto al Congresso avvenuto durante l’insediamento di Biden nel 2021.
Il futuro di Trump alla Casa Bianca
Con il giuramento di Trump, gli Stati Uniti si preparano ad affrontare un secondo mandato sotto la guida di un presidente che, sebbene già noto per la sua personalità divisiva e per le sue politiche controverse, promette di continuare a tracciare una linea decisa in politica interna ed estera. Con un’agenda che probabilmente si concentrerà sul rafforzamento delle sue politiche economiche e sul ripristino del “sogno americano”, l’inaugurazione odierna segna l’inizio di una nuova era per il paese.
L’attento monitoraggio internazionale sul suo ritorno alla Casa Bianca non si ferma alle sue prime ore di presidenza, ma si estende a come Trump intenderà gestire le sfide globali e interne nei prossimi quattro anni.
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